L’Italia è l’ottava economia più grande del mondo, la terza dell’Unione Europea. Continua a riprendersi dalla crisi finanziaria globale e cresce costantemente anno dopo anno. Senza una solida conoscenza delle leggi, dei regolamenti e delle pratiche commerciali locali, le aziende in espansione possono affrontare la possibilità di ritardi, aumento dei costi, sanzioni fiscali o persino contenziosi civili o penali.
Nel 2012 l’Italia ha introdotto nel proprio ordinamento il rating di legalità. Lo scopo è supportare le imprese più virtuose nell’accesso al credito e nella concessione di contributi statali a premio, sistema che prevede la possibilità di accedere a diversi livelli di qualità. Il crescente numero di valutazioni assegnate fa pensare che questo strumento stia progressivamente acquisendo notorietà e credibilità da parte degli imprenditori.
Che cos’è il rating di legalità
Il Rating di Legalità è stato istituito come opportunità per diffondere la cultura della legalità, dimostrare le credenziali etiche della tua azienda, ottenere finanziamenti e verificare la tua organizzazione e i tuoi fornitori. In un momento in cui la criminalità organizzata è diventata un business che negli ultimi anni ha raggiunto livelli preoccupanti, qualsiasi strumento in grado di promuovere la cultura della legalità può essere un mezzo efficace per rafforzare non solo la sicurezza ma anche la competitività delle imprese italiane di eccellenza. La domanda per il Rating di Legalità può essere presentata all’Autorità Italiana da tutte le società (comprese le succursali/controllate di società multinazionali) che:
- Svolgono la propria attività all’interno del territorio italiano,
- Hanno avuto un fatturato minimo di due milioni di euro l’anno precedente la richiesta,
- Sono iscritte al Registro delle Imprese in Italia da almeno due anni prima della richiesta.
Il rispetto dei requisiti richiesti consente alla società di essere inserita nell’elenco pubblicato dall’Autorità con un punteggio che può variare da una a tre stelle. Tale punteggio viene attribuito sulla base delle dichiarazioni rilasciate tramite autocertificazione, che vengono poi vagliate e verificate attraverso il controllo incrociato con i dati in possesso delle Autorità pubbliche.
L’importanza del Modello Organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001
La corruzione e le frodi ai danni della pubblica amministrazione in Italia sono endemiche, come segnalati nella classifica di Transparency International: nel 2015 l’Italia era al 61° posto dei 168 paesi osservati su un indice di percezione della corruzione, che misura i livelli percepiti di corruzione nel settore pubblico.
In Italia è stato emesso nel 2001 il Decreto Legislativo n. 231, in attuazione dell’articolo 11 della legge delega n. 300 del 29 settembre 2000, con cui il Governo ha definito un sistema sanzionatorio in ottemperanza agli obblighi previsti dagli atti internazionali. Ciò ha comportato una modifica del sistema normativo italiano: il Decreto prevede a nuova forma di responsabilità, che il legislatore definisce “amministrativa”, cioè indipendente dalla responsabilità della persona fisica che ha effettivamente commesso il fatto. Il Decreto copre una vasta gamma di reati che possono essere commessi da persone nell’interesse o a vantaggio dell’azienda: dai “crimini dei colletti bianchi” contro pubbliche amministrazioni ai reati ambientali, dai reati del lavoro a reati contro l’industria e il commercio. Per evitare di “sfiorare” determinati reati, il D.Lgs. 231/2001 stabilisce nel Modello Organizzativo 231 gli strumenti privilegiati opportunamente formulati, adottati e aggiornati per esonerare le società dalla responsabilità amministrativa da reato. In poche parole, il rischio di commettere di un reato può essere ridotto se il Modello organizzativo 231 è applicato correttamente.
ANAC e il sistema del Rating d’impresa
Il Rating di Legalità è un sistema di incentivi per le imprese che rispettano la legge e i più elevati standard di responsabilità etico/sociale, governance e compliance individuati da ANAC. Una sorta di radiografia della legalità aziendale quella effettuata dall’Autorità italiana. Tra i vantaggi di un Rating d’impresa ci sono:
- Buona pubblicità per l’Azienda: l’attribuzione del Rating viene pubblicizzata dall’ANAC, che oltre a inserire l’azienda in uno specifico elenco di aziende più “etiche”, evidenzia a sua volta il livello del rating ottenuto, facilmente consultabile dai partner commerciali, clienti e fornitori, ma mantiene anche una sezione dedicata sul proprio sito web regolarmente aggiornata. Circa 200 società, comprese molte filiali di società straniere (tra cui giapponesi, tedesche, statunitensi, olandesi, francesi, ecc.) si sono già qualificate per la quotazione.
- Accesso ai finanziamenti pubblici e al credito bancario: è previsto che nella concessione di finanziamenti da parte della Pubblica Amministrazione, nonché per l’accesso al credito bancario, si tenga conto del Rating di legalità. In caso di richiesta di finanziamenti pubblici, la Pubblica Amministrazione è tenuta a dare priorità in graduatoria, attribuire punti aggiuntivi e riservare una parte delle risorse finanziarie assegnate alle imprese con un Rating di Legalità più elevato. Anche le banche dovranno privilegiare le “imprese etiche” sia in termini di riduzione dei tempi e dei costi dell’iter per l’ottenimento del finanziamento, sia in termini di condizioni economiche per la concessione del finanziamento. Qualora il rating non venga preso in considerazione ai fini della concessione del credito, le banche sono tenute a riferire alla Banca d’Italia motivando la propria decisione e dettagliatamente le motivazioni.
Rating di legalità e Modello Organizzativo 231: tutto quello che devi sapere
All’interno di questo scenario, va rilevato che nel corso degli anni le disposizioni di legge nazionali che si sono susseguite hanno avuto l’obiettivo di incoraggiare l’uso da parte delle imprese di comportamenti responsabili. I recenti interventi nel quadro normativo italiano hanno, infatti, visto l’inserimento nell’ordinamento giuridico di strumenti volti a sensibilizzare gli imprenditori, e indirettamente gli stakeholder, ai temi della legalità. In tal senso, uno dei principali provvedimenti legislativi in materia di tali tematiche ha avuto come oggetto l’introduzione dello strumento del rating di legalità.
Il rating di legalità, introdotto all’interno del Decreto Legge 1/2012 e successivamente ratificato dalla Legge 62/2012, rappresenta, secondo la visione del legislatore, uno strumento volto a favorire maggiormente la diffusione di una cultura d’impresa orientato ai temi legati alla legalità e all’etica. La questione del rating vede, infatti, un primo livello di adesione caratterizzato principalmente dall’assenza di condanne penali e amministrative da parte di i soggetti operanti in azienda, e due successivi livelli caratterizzati da elementi tipicamente facoltativi, tra cui, a titolo esemplificativo, l’adozione del modello 231, la promozione della sostenibilità e l’esistenza di un codice etico interno.
Come attuare un modello organizzativo 231 efficiente e ottenere un rating di legalità più alto
Tra le soluzioni di cui è possibile beneficiare per attuare in modo efficiente il modello organizzativo noi di Bluen offriamo un software 231, che aiuta le aziende ad adottare un comportamento etico e legale, che prevede la promozione della sostenibilità e l’esistenza di un codice etico interno. In particolare, la nostra piattaforma 231 consente alle aziende di verificare la propria conformità alle normative in vigore, evitando così condanne penali e amministrative. In questo modo, le aziende possono dimostrare la propria attenzione ai temi legati alla legalità e all’etica, favorendo così la diffusione di una cultura d’impresa orientata a questi valori.