Nuovi reati di corruzione, che l’Europa, con la convenzione di Strasburgo del ’99 ancora da ratificare in Italia, ci ha chiesto per tempo. Adesso la corruzione tra privati fa assumere una veste del tutto nuova all’articolo 2635 del codice civile e il traffico di influenze illecite, articolo 346 del codice penale, reinventa il vecchio millantato credito. Rischiano il carcere da uno a tre anni (prima c’era un generico fino a tre anni) amministratori, direttori generali, dirigenti, sindaci, liquidatori che, in cambio di dazione o della promessa di utilità, compiono o omettono atti violandogli obblighi del loro ufficio e della fedeltà che ci? comporta. La dazione o la sua promessa vale per sè e per altri. Punito anche fino a un anno e sei mesi chi è sottoposto alla direzione o alla vigilanza e incorre negli stessi comportamenti. Le pene saranno raddoppiate se le società sono quotate in borsa in Italia o all’estero. Punito lo stesso fino a tre anni il faccendiere che si fa pagare per la sua
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