Rating di legalità: cos’è
Il rating di legalità è un sistema di valutazione dell’AGCOM che assegna un punteggio alle aziende in base alla loro conformità alle leggi e alle normative. Il punteggio varia da una stelletta a tre stellette, a seconda dei requisiti rispettati dall’azienda.
Con il Decreto Legge n. 1 del 24/01/2012, art. 5-ter, è stato introdotto il concetto di RATING di LEGALITÀ per le imprese. Detto rating (punteggio) viene assegnato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) alle imprese che ne fanno richiesta e che soddisfano dei requisiti minimi in tema di legalità. Il rating, qualora assegnato, andrà da un minimo di 1 ad un massimo di 3 “stellette”. La richiesta e la successiva attribuzione del rating risulta particolarmente importante in quanto con il recente Decreto interministeriale del 20 febbraio 2014, n. 57 sia la concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni sia l’accesso al credito bancario vengono vincolati proprio all’ottenimento, da parte dell’impresa, di detto rating di legalità.
Punteggio minimo rating di legalità: una stelletta
Per ottenere il punteggio minimo, l’azienda deve dichiarare che nessuno dei soggetti rilevanti ai fini del rating è destinatario di misure di prevenzione o cautelari, sentenze o decreti penali di condanna, patteggiamenti per reati tributari o reati previsti dal codice penale e dal d.l. n. 463/1983. Non solo, l’impresa non deve:
- essere stata destinataria di comunicazioni o informazioni antimafia interdittive in corso di validità e non deve essere stata commissariata in base al d.l. n.90/2014 successivamente convertito in legge.
- essere stata condannata per illeciti antitrust gravi o per violazioni del codice del consumo, delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.
- avere subito accertamenti di un maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione.
- essere destinataria di provvedimenti sanzionatori dell’ANAC di natura pecuniaria e/o interdittiva e non deve avere annotazioni nel Casellario informatico delle imprese di cui all’art. 8 del D.P.R. n. 207/2010 che implichino preclusioni alla stipula di contratti con la Pubblica amministrazione o alla partecipazione a procedure di gara o di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi o forniture.
Infine, l’impresa deve effettuare pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.
Punteggio massimo rating legalità: tre stellette
Per ottenere il punteggio massimo, l’azienda deve rispettare ulteriori requisiti previsti dal regolamento dell’AGCOM. Se ne verranno rispettati almeno sei, si otterranno due stellette. In particolare, l’azienda deve:
- rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative , e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
- adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
- adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;
- essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;
- aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.
Inoltre, sarà valorizzata la denuncia, all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di reati previsti dal Regolamento commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale.
La richiesta e l’ottenimento del rating di legalità sono disciplinati dal regolamento dell’AGCOM.
Come fare richiesta per ottenere il rating di legalità
Ad oggi la richiesta di attribuzione del rating di legalità si basa su un’autocertificazione resa dall’impresa attestante il possesso dei requisiti previsti che deve essere inoltrata all’AGCM in via esclusivamente telematica (con uso della firma digitale). Per la corretta compilazione di detto documento è utile il supporto di un professionista esperto in tema di diritto penale (Avvocato penalista). A titolo di puro esempio il rating non sarà ottenibile qualora: nei confronti dei titolari/amministratori/soci di maggioranza/direttori, sia stata iniziata l’azione penale ai sensi dell’articolo 405 del codice di procedura penale; nei confronti dei titolari/amministratori/soci di maggioranza/direttori, per reati di cui al D. Lgs. 231/2001 e per reati tributari, siano state adottate misure cautelari personali e/o patrimoniali ovvero se sono state pronunciate sentenze di condanna; nei confronti dell’impresa, per reati di cui al D. Lgs. 231/2001, siano state adottate misure cautelari, ovvero se sono state pronunciate sentenze di condanna.
Nello specifico, per quanto attiene la concessione di contributi/finanziamenti pubblici, i soggetti gestori dei fondi sono obbligati a prevedere almeno uno dei seguenti sistemi di premialità per le imprese in possesso del rating di legalità: a) preferenza in graduatoria; b) attribuzione di punteggio aggiuntivo; c) riserva di quota delle risorse finanziarie allocate. In tal senso il nuovo bando del Ministero dello Sviluppo Economico per la valorizzazione di disegni e modelli pubblicato sulla G.U. del 08/08/2014, già riserva una percentuale di fondi disponibili alle imprese in possesso del rating di legalità.
Perché ottenere il rating di legalità
Ad oggi, pertanto, l’ottenimento ed il successivo mantenimento del rating di legalità non è un obbligo, ma si traduce in un vantaggio che le imprese hanno già l’opportunità di spendere, soprattutto in tema di agevolazioni pubbliche. Potranno richiedere l’attribuzione del rating di legalità le imprese, operative in Italia, che:
- abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza;
- siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
Rating legalità e modelli organizzativi 231
L’apporto dell’adozione del modelli organizzativi 231 e il rating di legalità è sempre più evidente. Le imprese dovrebbero cercare di essere conformi alle leggi e ai regolamenti, anche per evitare sanzioni e interdittive. Il legame tra rating di legalità e modello 231 è uno strumento che premia le aziende che rispettano elevati standard etici, di legalità, trasparenza e responsabilità sociale.
Oggi le imprese cercano sempre più spesso la conformità e la rispondenza alle leggi e ai regolamenti, ovvero la compliance. Da un lato, il legislatore richiede maggiore trasparenza e legalità nell’attività d’impresa, premiando tali comportamenti attraverso il rating di legalità. Dall’altro, le imprese hanno bisogno di aggiornarsi costantemente sulle norme, creando funzioni aziendali ad-hoc o rivolgendosi a consulenti esterni esperti in materia per evitare rischi legali e non essere estromessi dal circuito economico. Da questa prospettiva, può essere utile valute soluzioni software 231, degli strumenti informatici utilizzati per implementare e gestire i modelli organizzativi previsti dalla Legge 231/2001.